A San Pietro in Campo, in provincia di Lucca, si tiene un ciclo di incontri di approfondimento per celebrare i 300 anni della parrocchia, con tante iniziative dedicate al tema delle migrazioni. Correva il 1723 quando il vescovo di Lucca (il Vicariato di Barga era allora sotto quella Diocesi) decretò l’autonomia della parrocchia di San Pietro in Campo.
Il calendario di appuntamenti dedicati a raccontare gli aspetti storici e spirituali di questo anniversario, è stato costruito da un Comitato sorto nel 2023 con lo scopo di organizzare iniziative e momenti di riflessione intorno a questa importante ricorrenza, le cui celebrazioni proseguono nel corso di un Anno Giubilare che andrà a concludersi in ottobre 2024.
L’incontro che si è tenuto mercoledì 17 aprile aveva come titolo “Chi viveva qui: le famiglie, i mestieri e l’emigrazione”. I relatori, Manuele Bellonzi ed Eugenio Monticelli, partendo dai documenti conservati nell’archivio parrocchiale, in quello anagrafico e in carte di archivi privati, proveranno a ricordare le antiche famiglie che, dalla fondazione della Parrocchia, vivevano nelle località di Sigliari, Nebbiana e Mologno. Molte famiglie, che dettero i nomi che ancora oggi rimangono a vari casali sparsi per la campagna di San Pietro in Campo, furono poi i testimoni dell’emigrazione ottocentesca.
Grazie alla collaborazione di alcuni discendenti di emigranti, prevalentemente in Scozia e Stati Uniti, si presenteranno cenni di figurinai e venditori di fish and chips che hanno fatto la storia di questa comunità. L’arch. Pietro Luigi Biagioni, direttore della Fondazione Paolo Cresci, ha introdotto la serata, che può essere recuperato attraverso la diretta streaming di Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Barga.