Interviste

Migrazioni Sonore: laboratorio delle radici a Pisa

23 Settembre 2024

4 minuti

Musica, enogastronomia, natura e cultura: un vero e proprio viaggio delle radici e con le radici è stato al centro dell’evento “Migrazioni Sonore” che si è tenuto giovedì 19 settembre presso il Parco di San Rossore a Pisa. Un evento che ha celebrato il legame tra le comunità italiane e italo-discendenti sparse nel mondo e la loro terra d’origine, organizzato da Salty Music insieme a Tuscan Roots, con un laboratorio delle radici musicale ed enogastronomico che fa parte del ciclo di iniziative messe in atto da Italea Toscana, con il supporto del Ministero degli Affari Esteri, per promuovere il Turismo delle Radici nel territorio regionale.
 
 

Migrazioni Sonore a Pisa: laboratori delle radici per gli italo-discendenti

Migrazioni Sonore si è svolta presso la splendida cornice del Parco di San Rossore a Pisa: il parco è un’area naturale protetta che ospita tante specie animali e vegetali ed è una tappa obbligata per tutti coloro che amano la natura. Nel punto più interno del parco, proprio nei pressi della spiaggia, sorge la Villa del Gombo: uno chalet in stile eclettico che fa parte di un’antica tenuta dei Savoia, annessa poi ai beni del Capo dello Stato all’epoca di Giovanni Gronchi. Dal restauro degli anni ’50, che segue lo stile della bioarchitettura con affascinanti ambienti concentrici, viene usata per eventi speciali all’interno del parco. Quest’area della riserva naturale è accessibile soltanto con mezzi elettrici o autorizzati, e infatti in occasione dell’evento il gruppo ha raggiunto Villa del Gombo attraverso uno speciale trenino elettrico; durante il viaggio si è svolta un’escursione con guida in francese e laboratorio storico ambientale sull’evoluzione dell’area dai primi del ‘900 a oggi, che ha permesso di comprendere meglio la storia e le caratteristiche del Parco di San Rossore. 
 
 
La parte centrale delle attività laboratoriali si è svolta presso la Villa del Gombo. Il gruppo che ha partecipato all’evento era composto da oltre ottanta persone italo-canadesi e italiofili, coinvolte dal tour operator Bella Tour, Salty Music e Tuscan Roots. L’incontro tra gli italo-discendenti provenienti dal Quebec e il gruppo dei toscani è avvenuto attraverso l’uso della lingua italiana e di quella francese, che ha consentito lo scambio culturale e lo svolgimento dei laboratori. Il clou dell’evento è stato l’incontro musicale tra il cantautore toscano Tommaso Novi e il cantautore italocanadese Marco Calliari, a dimostrazione dei profondi legami che solo la musica può creare.
 
 
Tommaso Novi si è esibito con “Fischio la musica della mia vita”, un vero e proprio laboratorio musicale delle radici che ha permesso al gruppo di italo-discendenti di comprendere una caratteristica culturale profondamente radicata nella tradizione locale, ovvero quella del fischio. Novi ha infatti raccontato di come suo nonno fosse capace di fischiare e di quanto questi ricordi lo avessero colpito, fino a convincerlo a intraprendere la carriera musicale. Il fischio è uno strumento a fiato che permette di usare la nostra bocca come una cassa armonica, in maniera simile a un’ocarina, ed è uno strumento che può essere allenato e potenziato, fino a ottenere dei meravigliosi effetti musicali. Il cantautore toscano ha mostrato le evoluzioni del fischio, dall’antica tradizione contadina toscana, fino al moderno utilizzo nell’opera musicale, nelle colonne sonore o nella musica leggera italiana.
 
L’incontro musicale di Migrazioni Sonore è poi proseguito con Marco Calliari, cantuatore italo-canadese che ha deliziato il pubblico con il suo repertorio, dalla musica tradizionale del cantautorato italiano (come Lucio Dalla e Piero Ciampi), fino alle composizioni più recenti. Particolare attenzione è stata dedicata alle canzoni di Claude Barzotti, figlio di emigranti in Belgio e conosciuto dal mondo francofono, di cui ricordiamo la canzone Le Rital, sulla condizione degli italiani all’estero.
 
 
Alla fine della giornata si è poi svolto il laboratorio enogastronomico delle Radici chiamato “Le Diner du Paysan”, ovvero un buffet interattivo con prodotti tipici del territorio. A ogni pietanza è stata associato un sistema di QR code che ne descriveva origine, tradizioni e ricette, che anche gli italo-discendenti potranno replicare una volta tornati in Canada. Gli operatori hanno spiegato al pubblico i cibi tipici del territorio, legandoli alla storia del parco: erano infatti presenti pinoli di San Rossore, miele di spiaggia, formaggi, salumi di daino e cinghiale. Prodotti a km zero, profondamente radicati nella storia della riserva naturale, capaci di stimolare la curiosità del pubblico e riscoprire sapori autentici della ricchezza culinaria toscana.
 
A conclusione di Migrazioni Sonore, il gruppo degli italo-discendenti è ripartito alla volta di Pisa, non prima di aver ricevuto i saluti degli organizzatori e degli ospiti locali. Erano infatti presenti all’evento il Presidente e la Direttrice della Casa d’Italia a Montréal, oltre ai responsabili del Parco di San Rossore, gli organizzatori di Salty Music e di Tuscan Roots, oltre alla coordinatrice regionale di Italea Toscana, che hanno permesso di stringere ulteriormente il legame tra Toscana e Québec.

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