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Itinerario di 6 giorni

La Via della Lana e della Seta: da Bologna a Prato

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L'esperienza

La Via della Lana e della Seta: attraverso l’appennino Tosco-Emiliano

La via della Lana e della Seta è un cammino che parte da Bologna e arriva a Prato. Il filo che unisce le due città è legato alla tradizione industriale tessile. La via permette di approfondire questo legame seguendo evidenze naturali e artificiali che raccontano di questi tempi passati. Su tutte le due opere idrauliche simbolo del percorso sul Reno e sul Bisenzio: la Chiusa e il Cavalciotto.

La via della Lana e della Seta è disseminata di musei e i luoghi dedicati alla storia dei telai: a Bologna il Museo “Vittorio Zironi” del tessuto e della tappezzeria, a Vernio il MU.MA.T Museo delle Macchine Tessili, a Prato il Museo del Tessuto, nella ex-fabbrica Campoli, eccellente esempio di recupero di archeologia industriale.

Il percorso si snoda tra sentieri ricchi di storia e tradizioni e si cammina immersi nella natura selvaggia dell’Appennino Tosco Emiliano. Il tempo necessario per percorrere i 130 chilometri è di 6 giorni (a piedi 6 tappe di circa 23 km). Molte tappe presentano deviazioni che permettono di incontrare siti interessanti. Ad esempio in molti punti la Via della Lana e della Seta si interseca la Linea Gotica: il cammino rende giusta memoria a tanti luoghi di tristi memorie legate ai feroci scontri della Seconda Guerra Mondiale.

Questo itinerario è stato realizzato in sinergia con “Smart Walking”, il progetto di Davide Fiz che coniuga trekking e lavoro agile, per godere del turismo e del lavoro in maniera lenta, con lo zaino in spalle e la voglia di scoprire il patrimonio storico e naturalistico dei nostri territori!

In pillole

Itinerario

Da Bologna a Sasso Marconi

Comincia la Via della Lana e della Seta dal centro storico di Bologna, da Piazza Maggiore. Da lì si va in direzione Due Torri e si prende Via Oberdan (sx) e la si percorre sino all’affaccio sul canale Reno. Si raggiunge Via Augusto Righi con tappa in via Piella dove potremo vedere la famosissima finestrella sul canale delle Moline e da lì via Indipendenza – via dei Falegnami e via Riva di Reno.

Dopo Via San Felice si arriva in via della Grada (vedrete il torrione con grata in ferro per il filtraggio delle acque) e, superata “la Filanda” e la centrale elettrica si prosegue verso via Martinez, viale ciclopedonale, verso Casalecchio.

La via della Lana e della Seta risale il canale lungo la sponda destra. Si attraversa la strada Porrettana verso l’ingresso del consorzio della Chiusa e si prosegue verso via Giordani – Oasi fluviale del Prato Piccolo. Salite sui ruderi dell’antica Chiusa del XIV secolo per ammirare l’opera strabiliante di Jacopo Barozzi, il Vignola, che tutt’ora protegge Bologna dalle inondazioni del Reno.

Entrate nel Parco della Chiusa tornando nuovamente sulla Porrettana incrociando il segnale bianco rosso CAI 112 Via degli Dei. Si percorre il viale alberato e si costeggia il Boccaccio che imprigiona le acque del Reno per poi scaricarle nel canale. Un grande muraglione contiene la riva sinistra, con due boccaporti forniti di paratoie per la regolazione idraulica, l’eliminazione del limo e ghiaia e un sistema di scarico di eccedenza di acqua nel Reno.

Lasciato il canale si cammina in direzione di un bosco golenale sino ad un grande ponte in ferro che vi permetterà di attraversare il Reno in direzione sinistra. Qui antiche cave di sabbia sono state usate per ricavare vasche di pesca sportiva o di contenimento dell’acqua da usare in caso di emergenza.

Un tunnel sottostradale vi farà passare di fianco ad uno stabilimento per poi condurvi in un viale alberato verso l’ingresso nord di Palazzo de’ Rossi, complesso rinascimentale formato dal borgo, mulino, segheria e cartiera alimentati dalla forza motrice del Reno. 

Raggiunto l’incrocio con via Ancognano si ritrova il sentiero CAI 112 – Via degli Dei con la quale si condivide il cammino sino a Sasso Marconi. All’incrocio con la provinciale 37 si prosegue verso Sasso Marconi sulla destra e, superati un cancello in ferro, un edificio giallo (gli accessi ai Prati di Mugnano), i cavalcavia autostradali e il ponte sul Reno si entra a Sasso Marconi.

Tappa 1: Bologna – Sasso Marconi
Km 20 Altezza massima 230 s.l.m
Tempo: 6 ore

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Da Sasso Marconi a Grizzana Morandi

Proseguiamo la Via della Lana e della Seta. Dalla piazza del municipio si svolta in via del mercato per poi arrivare su viale Kennedy. Arrivati alla rotonda del monumento a Marconi si attraversa il ponte sul Reno e si va verso Vado fino al ponte sul Setta. Superato il ponte sul Setta si svolta a sinistra in via Sirano e arrivati a Casa Bergamini si imbocca una cavedagna sino al cimitero di San Silvestro dove ci si congiunge al cammino – sentiero CAI 100.

Dalla chiesa e cimitero di San Silvestro (dove arriva la variante da Sirano – ora non percorribile a causa frana), si apre un crinale aperto e panoramico con vista sulle colline e le prestigiose vigne dei colli bolognesi. A quota 500, bivio CAI 128, si aggira il casale La Volta e, sempre sul CAI 100, si raggiunge Monte Santa Barbara (591m).

In località Nuvoleto si arriva in 30 minuti a un bivio tra segnavia 100 verso la cima di Monte Sole (668m) e segnavia 100A, verso la stella di Monte Caprara (632m) dove si ricongiunge con il 100 che scende da Monte Sole e dal monumento dedicato al Lupo ed ai partigiani della Stella Rossa. Superate le rovine di Capraia di sopra si raggiunge uno sterrato e a seguire una strada asfaltata che porta ad un importante quadrivio, snodo tra i monumenti del memoriale e il Centro Visite Poggiolo.

Si prende il cammino verso san Martino – scuola di pace di Monte Sole – cimitero di San Martino e monumento a don Giovanni Fornasini, il luogo dove cittadini ed istituzioni commemorano ogni anno la Liberazione. Superato il bivio per Concola e il monumento a don Ferdinando Grande (monte Termine)la vegetazione muta e si scorge il pino silvestre, nucleo autoctono e protetto.

Si tengono le indicazioni per Veggio e dopo 100 metri circa si entra nel bosco per salire a monte Salvaro (826m). Ai lati del percorso si susseguono in gran numero trincee, foxholes, ricoveri, testimoni della guerra e degli scontri tra tedeschi ed alleati.

Sul pianoro troviamo una croce in ferro ed un riparo utile in caso di pioggia. Si scende lungo la linea di cresta sino ad un fitto bosco di ginepri e altri esemplari della macchia naturalistica del parco e così fino alle porte di Grizzana Morandi. Si prosegue verso monte Pezza (752m) lungo un tracciato di fondo roccioso e si incrociano sul sentiero 174 le località di Cà la Fame e Cà la Sete.

Tappa 2: Sasso Marconi – Grizzana Morandi
Km 27 Altezza massima 1400 s.l.m
Tempo: 8/9 ore

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Da Grizzana Morandi a Castiglione dei Pepoli

Terza tappa della Via della Lana e della Seta. Dal municipio si prosegue in direzione di Stanco, borgo del XIV secolo e si prosegue sul viale pedonale che costeggia il monumento in memoria delle 11 vittime del 22 luglio ‘44. Giunti al bivio per Tavernola si prosegue e si arriva in località S. Abramo dove il sentiero 100 entra in un bosco di castagni e prati fino alla periferia di Collina.

Si sale e si costeggia la massicciata del Palazzo Vannini e, percorrendo una ghiaiata, si raggiunge la cima del crinale per poi scendere ed incrociare la provinciale 73. si risale in direzione di Boscalto e di un quadrivio di strade che scendono verso la valle del Rio Vezzano e il centro di Burzanella. 

La via della Lana e della Seta prosegue verso la Località Matelle e giunti a La Latra superate due querce secolari, si arriva ad un incrocio con una maestà. Si prende uno sterrato verso La Rocca e, superato il rio Lagacciolo, si superano alcuni edifici e si entra a Burzanella. Raggiunta la località Bel Poggio si prosegue salendo su una carrareccia per incrociare lo 039 nella località Il Logo.

Dopo aver lasciato alle spalle un’edicola votiva, si entra in un bosco ceduo sino ai 930 metri di monte Fontanavidola e Cà Terre Rosse. Si prende lo 031 per Castiglione dei Pepoli e si supera la loc. I Muri. Dopo la strada asfaltata si prende uno sterrato che attraversa aree agricole tra ruscelli e fossi. Da Cà delle Vigne si supera il torrente Brasimone che qui alimenta anche il Lago Santa Maria.

Per arrivare a Castiglione la Via della Lana e della Seta prosegue dritto e si percorre tutto il lungolago di Santa Maria dove è possibile fermarsi per una sosta e si inizia a salire lungo il sentiero CAI 031 fino alla Località Ca’ di Lenzi per poi proseguire verso Castiglione. Qui girate a destra verso il centro del paese è paese che dista a circa 500 metri. 

Tappa 3: Grizzana Morandi – Castiglione dei Pepoli
Km 22 Altezza massima 1100 s.l.m
Tempo: 7 ore

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Da Castiglione dei Pepoli a Vernio

Proseguiamo la Via della Lana e della Seta. Partendo da Piazza della Libertà di Castiglione dei Pepoli (dove potrete ammirare la Torre dell’Orologio) percorrete prima via San Lorenzo, poi via Saliciata e per ultima via Manfredi. Questa vi porterà fino all’incrocio con via Dall’Olio da cui potrete imboccare il sentiero CAI 035.

Questo vi porterà verso la cima di Monte Bagucci, proseguendo fino a una strada forestale che conduce all’Abetina e al Rifugio Ranuzzi. Da qui dovrete cambiare sentiero, incamminandovi lungo il CAI 037 per Bagucci-Rasora-Spinareccia. 

La via della Lana e della Seta attraversa poi un ponte in legno sul Rio Secco, proseguendo su una mulattiera che vi condurrà a Rasora, un piccolo borgo tipicamente montano. Una volta raggiunta la piazza centrale proseguite verso le rovine del Mulino della Sorgiva e superate il ponte in legno sul Rio Fobbio, fino a raggiungere la strada sterrata che porta a Spinareccia.

Una volta giunti a Storaia (ex zona di confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio) attraversiamo il ponte sul fiume e lasciamo il sentiero 027 che sale a Tavianella, prendiamo a destra per seguire la destra orografica del fiume Setta in un sentiero con alcuni brevi tratti impervi fino ad arrivare a Montepiano. splendido paese ricco di storia e famoso per le sue ville.

Superate il bivio che conduce da un lato alla Badia di Santa Maria e dall’altro alla Chiesa Parrocchiale. Qui dovrete svoltare per via Monsignor Risaliti poi, dopo aver costeggiato il cimitero e un parcheggio, proseguite per il Passo della Crocetta.

Da qui, tra castagni, abeti e faggi, continuate a camminare fino al bivio per il sentiero CAI 58. A questo punto tenete la destra fino a raggiungere Butia, poi Gorandaccio e infine San Quirico di Vernio. Raggiungete la piazza principale (dove troverete l’antico Municipio, una cappella e una “mostra permanente” a tema Linea Gotica) e così la conclusione della tappa, presso il Circolo Arci Stella Rossa.

Tappa 4: Castiglione dei Pepoli – Vernio
Km 20 Altezza massima 800 s.l.m
Tempo: 7 ore

 

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Da Vernio a Vaiano

Con la quinta tappa della Via della Lana e della Seta vi lascerete alle spalle boschi e abetaie, proseguendo il vostro cammino lungo il crinale della Calvana, aspro e roccioso, che un tempo ospitava il letto dell’antico Bisenzio.

Iniziamo il nostro percorso a partire dal Circolo Arci Stella Rossa, da qui ci dirigiamo verso Piazza San Lorenzo e poi per Via della Pioggia Alta e Via delle Soda. Dopo il bivio per l’azienda Corboli se ne raggiunge un altro, da cui intraprenderemo il sentiero CAI 60 fino al casale del Cotone e, superato quest’ultimo, fino alla località Le Soda.

A questo punto si imbocca il sentiero 20 fino a Dogana e, dal crinale sterrato, si raggiunge Montecuccoli. Bisogna proseguire sempre sul percorso CAI 20 fino all’incrocio con una carrareccia che porta alla località Santo Stefano (luogo di pastorizia). Qui entriamo ufficialmente nel territorio della Calvana, e proseguiamo il cammino superando Poggio Montecuccoli, Poggio Brioli e Masso di Costa, entrando così in un’area che presenta piccoli rimboschimenti di pini.

Arrivati al Monte Il Prataccio continuiamo a camminare nella stessa direzione sul sentiero 46a, verso Vaiano. Superati il Fosso e la Fonte del Favo il sentiero scende dal Passo della Croce tra arbusti e ginestre, raggiungendo il borgo di Sofignano.

Il CAI 46 termina, ma basterà proseguire per via di Sofignano per arrivare al borgo Le Fornaci, dove un tempo si produceva la calce. A questo punto imbocchiamo via di Larciano, una ghiaiata che si snoda tra muri a secco, vigneti e siepi. Raggiunto il bivio con via di Moschigiano si svolta in quella direzione per raggiungere il paese di Vaiano, dove si possono ammirare l’antica Badia di San Salvatore e il museo dedicato alla lavorazione della lana.

Tappa 5: Vernio – Vaiano
Km 21 Altezza massima 1000 s.l.m
Tempo: 7 ore

 

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Da Vaiano a Prato

Ultima tappa della Via della Lana e della Seta. Dalla Piazza del comune di Vaiano si percorre via Alessandro Vannoni fino a via Fratelli Rosselli. Si prosegue verso la stazione e poi si imboccano via Borgonuovo, poi via Bronia e di nuovo via di Sofignano, fino alla Villa di San Gaudenzio.

Si prosegue per la strada in salita fino alla località Le Mura e poi, dopo aver attraversato un dolce territorio collinare, si raggiunge Collisassi. Da qui una Carrareccia vi porterà fino alla località Le Cave e poi al Passo della Croce, da cui potrete riprendere il sentiero CAI 20 che prosegue lungo il crinale della Calvana in direzione Monte Maggiore. 

Bisogna poi proseguire sul percorso 40, che si immette nella valle del Rio Buti, dove si possono osservare 5 grotte orizzontali con sorgenti carsiche. Iniziamo ora la discesa verso il fondovalle sulla Via di Valibona, verso il Cavalciotto di Santa Lucia (opera che serviva per convogliare le acque del Bisenzio verso la città, permettendo lo sviluppo delle attività di mulini e opifici).

Da qui attraversiamo un ponte metallico sul Bisenzio e proseguiamo poi sulla pista ciclabile che, attraverso la Porta Mercatale, ci condurrà in Piazza Duomo a Prato.

Tappa 6: Vaiano – Prato
Km 22 Altezza massima 900 s.l.m
Tempo: 7/8 ore

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